28 Aprile 2015
A 19 – COLDIRETTI SICILIA:

A quasi 20 giorni dalla  chiusura dell’autostrada Palermo/ Catania non sono partiti i lavori né per il pilone né per le bretelle e  non sono state attuate neanche soluzioni alternative come il trasporto dai porti della Sicilia orientale.
E’ l’allarme della Coldiretti siciliana che denuncia l’assoluta assenza di un’azione che possa far avviare le opere  per far sì che sul settore agricolo non gravino i costi sempre più elevati causati dalle lungaggini.
L’agricoltura sta pagando un prezzo altissimo. Raggiungere le strutture agrituristiche delle aree interne è un’odissea che gli ospiti non intendono affrontare  e per questo -  rileva il presidente della Coldiretti, Alessandro Chiarelli – si rischia la chiusura. Dopo le denunce, le proteste, l’analisi, bisogna avviare i lavori che tutti i siciliani aspettano così come bisogna ora progettare gli interventi nelle arterie interne distrutte dall’inverno piovoso e  indispensabili per raggiungere le aziende agricole. Attuando adesso un’adeguata prevenzione si potrà evitare che ci si ritrovi con problemi ancora più gravi.

L’ inverno – ricorda la Coldiretti  -  quest’anno è stato particolarmente duro: una conferma dei cambiamenti climatici che si abbattono su un terreno sempre più fragile per il consumo di suolo e si manifestano anche con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense e i numerosi altri fenomeni atmosferici che hanno determinato milioni di danni a tutti i comparti agricoli dell’Isola.