19 Gennaio 2024
AGRUMI – COLDIRETTI SICILIA: AL VIA I CONTRIBUTI CONTRO TRISTEZA E MAL SECCO
Via libera ai contributi per le aziende danneggiate dalla 'tristeza' degli agrumi e dal mal secco. Si tratta di una boccata d’ossigeno per un comparto vitale per l’economia dell’Isola. Lo afferma Coldiretti Sicilia con riferimento alle istruzioni operative dell’Agea per richiedere i contributi a beneficio delle imprese del comparto, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell’agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste.
La tristezza dell’agrumi (Citrus tristeza virus) è un virus originario del sud-est asiatico – spiega Coldiretti Sicilia – mentre il mal secco fu osservato per la prima volta nel 1834 in Grecia, nelle isole dell’Egeo, anche se si ritiene abbia origine in Asia centrale, malattie che con i cambiamenti climatici divengono sempre più aggressive.
Si tratta di un importante aiuto che finanzia espianto e reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie, impianti antigrandine finalizzati alla protezione delle colture che siano state colpite dal malsecco degli agrumi, adozione di tecniche di potatura finalizzate a evitare la diffusione del patogeno del malsecco degli agrumi sulle piante sane. Gli interventi, così come indicato nel decreto mirano a ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, da circostanze eccezionali o eventi climatici avversi assimilabili a calamità naturali, da epizoozie e organismi nocivi ai vegetali o da animali protetti e prevenire e mitigare il rischio di danni arrecati da tali fattori.
Gli importi stabiliti – aggiunge Coldiretti Sicilia - per impianto riferiti ad 1 ettaro sono fino ad un massimo ammissibile di 2.428 euro, per impianto e preparazione del terreno di 2.650 euro, per la messa in opera degli astoni 3.000 euro (numero medio di 600 piante ogni 10.000 mq di superficie), per il materiale vivaistico 4.200 euro.
Per la campagna 2023 l’aiuto è pari a 9.822,40 euro a ettaro per espianto/reimpianto di agrumeti danneggiati gravemente dalle fitopatie; 9.446,40 euro per ettaro per impianti antigrandine senza struttura portante e 18.439,20 euro con struttura portante specifica e 2.116,50 euro/ettaro per le tecniche di potatura pari a 4,23 euro per pianta.
In Sicilia – ricorda Coldiretti – si raccolgono oltre 10 milioni di quintali di arance su oltre 53 mila ettari aggiungono si aggiungono gli svariati milioni di quintali di mandarini, limoni, arance e pompelmi.
Per effetto del mutamento climatico e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – continua Coldiretti Sicilia – anche con l’avvio di una apposita task force. Ma i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no Ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al pressing di Coldiretti, sta finalmente aprendo le porte.