7 Aprile 2020
  CORONAVIRUS: COLDIRETTI SICILIA – INDISPENSABILE LIQUIDITÀ  PER EVITARE IL CRACK DELLE CANTINE   FRANCESCO FERRERI:  ECCO IL NOSTRO PIANO SALVA  – VINO  

 

Anche nella nostra Regione   in quasi 4 cantine su 5 è crollato il fatturato. Lo afferma Coldiretti Sicilia che lancia l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino dell’Isola  che negli ultimi anni  ha raggiunto strepitosi traguardi in tutto il mondo  con una base produttiva di 97 mila ettari di vigneto e circa 37 mila aziende.

A pesare sulla mancata vendita dei vini di qualità secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ è stata la chiusura forzata di alberghi, agriturismi, bar, e ristoranti avvenuta  in Italia e all’estero con un forte calo delle esportazioni, aggravato anche dalle difficoltà logistiche e della disinformazione  in un settore dove l’export regionale nel 2019 ha  superato i 135 milioni di euro.

Se  non ci sono le vendite  - commenta Francesco Ferreri, presidente regionale Coldiretti - le aziende non possono pagare e  finanziare il ciclo produttivo che, dalla campagna alla cantina, non si può fermare.  Le misure messe in campo con il blocco delle rate di mutui, prestiti, tasse  e  contributi sono certamente utili ma non bastano ed è indispensabile  mettere a disposizione delle aziende vitivinicole liquidità sotto forma di prestiti a lunga scadenza a tasso zero e garantiti dallo Stato, pari ad una percentuale del fatturato dell'anno precedente, da erogare attraverso una semplice richiesta alle banche – aggiunge Francesco Ferreri - .  In questo momento occorre semplificare al massimo l’erogazione e  questo intervento   va fatto  indipendentemente dalla dimensione aziendale. Va aggiunta  anche una compensazione a fondo perduto sulle perdite subite sotto forma di “risarcimento del danno.

A livello nazionale  la Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni italiano finanziando un piano straordinario di comunicazione sul vino che – sostiene la Coldiretti - rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. Le risorse dovranno arrivare anche dall’Unione Europea con misura OCM promozione che dovrà consentire alle cantine di utilizzare i fondi anche per attività di informazione e promozione sul mercato interno e Europeo. Bisogna semplificare e rendere più flessibile la gestione di tutte le misure del Programma Nazionale di Sostegno finanziato con i fondi di settore Ue - OCM vino con i primi passi importanti già stati previsti nel recente decreto Ministero delle Politiche Agricole del 31 marzo che tuttavia ancora non bastano.

Infine occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia.   La Coldiretti ha presentato al Governo il piano salva vigneti con il quale, attraverso la distillazione volontaria, si prevede di togliere dal mercato almeno 3 milioni di ettolitri di vini generici da trasformare in alcol disinfettante per usi sanitari. La misura avrebbe inoltre l’importante effetto di favorire l’acquisto di alcol italiano che sugli scaffali è stato il prodotto che ha registrato il maggior incremento di vendite secondo Iri, ma anche di ridurre le eventuali eccedenze produttive. Il piano della Coldiretti prevede anche la vendemmia verde su almeno 30.000 ettari per una riduzione di almeno altri 3 milioni di ettolitri della produzione sui vini di qualità in modo da evitare un eccesso di offerta, considerate le conseguenze della pandemia sui consumi internazionali