6 Luglio 2015
MERCOLEDI’ 8 LUGLIO A ROMA IN PIAZZA MONTECITORIO

 Il formaggio senza latte è un attacco frontale all’agricoltura regionale che ha nella cultura casearia le radici storiche ed economiche di tutto il settore. E’ quanto affermano il presidente e il direttore di Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli e Prisco Lucio Sorbo, annunciando la manifestazione a Roma, mercoledì 8 Luglio, dalle ore 9,30, in piazza Montecitorio insieme ad allevatori, casari e consumatori che dall’Isola arriveranno nella capitale per difendere il made in Italy.
Dobbiamo impedire il via libera in Italia al formaggio e allo yogurt senza latte  - aggiungono - che danneggia ed inganna, mette a rischio un patrimonio gastronomico custodito da generazioni, con effetti sul piano economico, occupazionale ed ambientale.
Nella capitale sarà possibile conoscere direttamente il metodo tradizionale di preparazione del formaggio e l’ampio ventaglio di diversità della produzione nazionale. Saranno anche svelati i trucchi dei furbetti del formaggino che vogliono speculare sulla qualità italiana.
L’obiettivo  - sottolineano ancora i vertici regionali della Coldiretti - è quello di difendere la legge n.138 dell’11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce all’Italia primati a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all’utilizzo della polvere al posto del latte. Il superamento di questa norma provocherebbe l’abbassamento della qualità, l’omologazione dei sapori, un maggior rischio di frodi e la perdita di quella distintività che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura ai formaggi, yogurt e latticini Made in Italy.
Pecorino siciliano, Ragusano, Piacentinu e Vastedda del Belice, sono i magnifici 4 formaggi siciliani a denominazione di origine protetta che si aggiungono alle oltre 20  specialità casearie tipiche e tradizionali. Tra i primati del formaggio siciliano – ricorda la Coldiretti siciliana - spicca il pecorino: il primo ad essere inserito tra i prodotti storici protetti.  Nel 1955 venne pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento di tutela e nel 1996 l'Unione Europea gli attribuì  il riconoscimento di denominazione di origine protetta con la trascrizione nel registro delle denominazioni ai sensi del Regolamento CE n. 1107/1996.
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