29 Agosto 2014
VENDEMMIA 2014 –

 
                                                                                                                     “L’utilizzo del saccarosio per incrementare la gradazione alcolica del vino determina una concorrenza sleale nei confronti dei produttori siciliani che adoperano mosti concentrati che costano di più”.
E’ quanto afferma il presidente regionale della Coldiretti, Alessandro Chiarelli, con riferimento alla vendemmia in corso che mette ancora una volta in risalto le differenze tra le difficoltà produttive del Paese e della Sicilia e quelle delle zone del Nord Europa.
“In Italia – aggiunge – l’aumento della gradazione è possibile solo con l’utilizzo di mosti concentrati e quindi i viticoltori hanno maggiori costi di produzione,  a differenza di paesi come la  Germania, Gran Bretagna e Francia del Nord in cui si può usare lo zucchero.  E non solo: l’aiuto comunitario per la produzione di mosto è stato abolito e per questo chiediamo che venga reintrodotto attraverso un’azione politica che deve vedere i nostri parlamentari europei in prima linea, agendo  parallelamente sull’abolizione dello zuccheraggio.
“Il vino – sottolinea anche il direttore regionale Giuseppe Campione – è uno dei prodotti siciliani più importanti  su cui si concentrano gli investimenti maggiori anche grazie alle innovazioni apportate da agricoltori lungimiranti. La questione dello zuccheraggio è determinante anche perché va a discapito dell’informazione ai consumatori che in etichetta non trovano se e quanto saccarosio è stato utilizzato. Su questo  bisogna fortemente intervenire.
“E ancora,  l’eliminazione dello zuccheraggio permetterebbe anche alla Sicilia di trovare sbocchi di mercato adeguati con produzioni di mosto  indirizzate verso quei paesi che ora lo praticano-  conclude Giuseppe Campione- ” .